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Micropigmentazione capelli: una nuova tecnica per il trattamento dei capelli 

Micropigmentazione capelli

Questa è una di quelle tecniche innovative che fanno parlare nel mondo delle stelle. Migliaia di donne hanno scelto questa tecnica per migliorare alcune caratteristiche del proprio volto.

Tuttavia, si parla poco dei suoi pro e contro, di cosa è veramente e di quanto dura.

Nel post di oggi affronteremo in maniera approfondita il tema della micropigmentazione, di cosa si tratta, a cosa serve e in quali casi è possibile utilizzarla.

Micropigmentazione capelliCos’è la micropigmentazione capelli?

Ricorda quella vecchia tecnica con la quale sua nonna o sua madre dipingevano le sopracciglia. Era come una sorta di tatuaggio, più o meno questa è la micropigmentazione, ma è una tecnica molto più sottile, molto più attenta e più naturale.

La micropigmentazione è una tecnica con la quale per mezzo di un ago, a livello epidermico, la pelle viene pigmentata.

Di solito viene usata per riempire di colore le aree nelle quali i capelli sono stati persi. Si utilizza anche per modificare l’estetica del viso delle donne, ad esempio per contornare gli occhi, le labbra, le sopracciglia e altro ancora.

Nel caso degli uomini, si utilizza anche la micropigmentazione capillare, cioè sul cuoio capelluto, per riempire quelle zone affette da alopecia o perdita dei capelli. La stessa tecnica è usata per riempire la barba.

Un pro di questa tecnica è il suo utilizzo per restituire un aspetto gradevole a persone che hanno sofferto di malattie, che hanno perso i capelli a causa di trattamenti abrasivi o persone che hanno problemi di vitiligine e pigmentazione della pelle.

Fondamentalmente la micropigmentazione è definita come un tipo di tatuaggio che include la tecnica del microblading. In sostanza con questa tecnica si nascondono imperfezioni, cicatrici, si cammuffa la perdita di capelli e altro.

Molte donne usano la tecnica della micropigmentazione per disegnarsi le sopracciglia, per dargli una forma più definita e riempirle. È anche considerata un tipo di tecnica per il trucco permanente anche se i suoi pigmenti sono effimeri, non hanno cioè una lunga durata.

Per chi è consigliata la micropigmentazione capillare?

La micropigmentazione dei capelli è consigliata a tutti coloro che hanno subito una perdita irreversibile di capelli, nel caso in cui il trattamento tradizionale sia fallito. Tuttavia, questa tecnica è costosa e richiede ritocchi.

Per questo motivo, l’impianto di capelli offerto da Microfue si posiziona al di sopra di questa, presentandosi come l’opzione migliore.

La micropigmentazione è altamente raccomandata per coloro che hanno problemi di pigmentazione della pelle, poiché con essa si possono mascherare queste imperfezioni, ma come abbiamo indicato in precedenza questa tecnica è temporanea; il tatuaggio può durare da un anno a tre anni.

Quanto detto dipenderà dal tipo di pigmento utilizzato e dall’esperienza del professionista che esegue la micropigmentazione.

micropigmentazione dei capelliLa micropigmentazione fa male?

La micropigmentazione è una tecnica molto simile a quella del tatuaggio.

Fondamentalmente se ha fatto un tatuaggio, conoscerà la fastidiosa sensazione dell’ago sulla pelle. Tuttavia, non è doloroso ed è molto sopportabile per chiunque, anche per coloro che hanno una bassa soglia del dolore.

Ricordi che la micropigmentazione è una tecnica in cui un pigmento viene introdotto sotto la pelle con micro-aghi azionati meccanicamente, per eseguire la simulazione dei capelli è quindi normale sentire un po’ di dolore.

Nonostante ciò, ci sono persone che decidono di utilizzare un gel alla lidocaina per anestetizzare leggermente la pelle del cuoio capelluto, il sopracciglio o dove verrà applicata la micropigmentazione.

La micropigmentazione è temporanea

La micropigmentazione è una tecnica temporanea, dura circa 1 o 3 anni senza ritocco. Ci sono alcune persone sulle quali anche dopo più di 4 anni il pigmento è ancora buono. È importante effettuare il ritocco periodicamente in modo da non perdere l’efficacia estetica della micropigmentazione.

I risultati della micropigmentazione e la sua durata sono molto soggettivi, poiché dipendono dall’organismo, dal tipo di pigmento e anche dal tipo di pelle.

Una volta rilevata la perdita del pigmento è importante eseguire un ritocco di manutenzione per ripristinarlo.

Questo tipo di tecnica non lascia alcun tipo di cicatrice. È un tatuaggio sulla zona interessata, chiunque può sottoporvisi, nonostante questo ci sono alcune precauzioni che devono essere prese quando ci si sottopone ad una micropigmentazione.

Cosa evitare se si ha intenzione di sottoporsi ad una micropigmentazione?

Se si desidera sottoporsi ad una micropigmentazione, è importante comunicare all’esperto se si soffre di una malattia contagiosa, perché la tecnica coinvolge aghi che possono rappresentare un rischio per la tua salute e per quella del professionista.

È anche importante comunicare se si soffre di qualche tipo di malattia del sangue, ad esempio una coagulazione inferiore alla media. In tal caso, potrebbe verificarsi un sanguinamento durante l’applicazione della micropigmentazione.

Non si devono consumare alcool o sostanze anticoagulanti ed è necessario seguire le istruzioni del professionista.

Ricordi che se sceglierà la micropigmentazione deve sapere che questo tipo di procedura non può essere eseguita da qualunque persona o estetista, deve essere un professionista che conosca la tecnica, altrimenti il risultato finale potrebbe non essere soddisfacente.

La procedura di micropigmentazione

La procedura per qualsiasi tipo di micropigmentazione è la medesima, la prima cosa che verrà fatta sarà verificare se il suo corpo reagisce in modo negativo ai pigmenti. Verrà quindi eseguito un test 48 ore prima del trattamento, con un ago verrà iniettato il micro pigmento in una parte del corpo per sapere se la persona è allergica.

È importante non saltare il passaggio precedente perché, se si è allergici al pigmento e la micropigmentazione viene applicata, le conseguenze possono essere preoccupanti, specialmente nelle zone vicino a labbra, occhi e altre.

Se si ha superato il test, si eseguirà una sorta di bozzetto preliminare per mostrare come si presenterà l’area (senza applicare la micropigmentazione). Quanto sopra è fatto per dare un’idea di quale sarà il suo aspetto dopo il trattamento, una volta vista e accettata l’anteprima del risultato finale, si procede alla pulizia della zona e all’esecuzione della micropigmentazione vera e propria.

Come abbiamo detto prima, il procedimento non è doloroso, sentirà solo una spece di pizzicorio come durante l’esecuzione di un tatuaggio.

Molte persone optano per una crema anestetica per evitare dolore durante il processo.

La micropigmentazione può essere un valido aiuto nel mascherare i problemi di pigmentazione della pelle, ma per trattare la calvizie si consiglia la tecnica Microfue; assicura un aspetto migliore e non maschera il problema, ma lo risolve.

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