I capelli trapiantati possono cadere? Capelli trapiantati cadono tutti? I capelli trapiantati non cadono
Quando pensiamo ad un trapianto di capelli o anche quando abbiamo già subito un intervento di trapianto di capelli, un interrogativo che spesso ci poniamo è se i capelli trapiantati cadranno. La risposta è no.
Vediamo come l’alopecia colpisce i capelli trapiantati
Perché non perdo i capelli innestati se il resto dei miei capelli continua a cadere?
L’esperienza, studi e dimostrazioni scientifiche attestano che le unità follicolari, i follicoli dei capelli, i capelli che sono stati delocalizzati minuziosamente dalla zona donatrice all’area calva o disabitata, provengono dalle zone laterali e dalla parte inferiore della testa (parietale e occipitale) e questi capelli non sono solitamente influenzati dall’azione dell’ormone responsabile della perdita dei capelli (ormone DHT). In altre parole, e perché sia chiaro a tutti, sono capelli geneticamente preparati per durare e non soccombere all’alopecia.
Ora, nel primo mese dopo l’intervento, avremo la sensazione che i capelli trapiantati cadano. È vero, sì. Succederà così nel 95% dei casi.
Questo stadio è conosciuto con il nome di effluvio telogeno, shedding o shock loss. In questo momento noteremo che stiamo perdendo non solo i capelli originali ma anche i nuovi capelli innestati nei quali avevamo riposto tutte le nostre speranze. Non è il caso di allarmarsi, questo stadio di “muta” (dall’inglese to shed, mutare, cambiare il capello) non è altro che una dimostrazione che il trapianto si sta evolvendo con successo e che questi follicoli, estratti e innestati con esperienza, sono perfettamente radicati nell’area ospitante al punto che si stanno rinnovando in modo completamente naturale. Tenga presente che durante questo effetto shock loss la radice dei capelli rimane in posizione, rinforzandosi e dando inizio alla crescita di nuovi capelli che saranno visibili nei successivi mesi.
La fase telogena è l’ultima fase del ciclo del capello. Da qui ricomincia lo stadio di crescita (anagen) durante il quale i capelli continueranno a crescere progressivamente e a rigenerarsi nel follicolo impiantato.
L’effetto shedding può essere male interpretato dal paziente appena trapiantato che identifica tale perdita di capelli come un cattivo risultato del suo intervento, ma, come abbiamo detto sopra, è un segnale del buon esito del trattamento.
Se l’intervento è stato eseguito da professionisti esperti come quelli con cui lavoriamo in MicroFue, possiamo assicurare che quasi il 100% dei follicoli impiantati sopravviverà al trapianto, potremmo già considerare questi nuovi capelli come “permanenti” o “definitivi”.
Inoltre, un dettaglio molto importante che dobbiamo tenere a mente è che stiamo parlando di un intervento di delocalizzazione o autotrapianto (trapianto autologo) dei propri capelli, quindi non c’è possibilità di rigetto.
L’enzima 5 alfa reduttasi di tipo 2 e l’ormone DHT sono i colpevoli della calvizie
Le cause più comuni che causano l’alopecia, perdita di capelli o calvizie in modo più o meno aggressivo sono:
- Lo stato fisico e il benessere generale della persona. Fattori come depressione, affaticamento, stress, possono essere determinanti rispetto alla caduta dei capelli più o meno improvvisa.
- Un’alimentazione inadeguata, carente dei nutrienti essenziali, potrebbe essere concausa della perdita di capelli.
- Alcune alterazioni della pelle come la seborrea, la psoriasi o l’irsutismo sarebbero anch’esse alla base della caduta dei capelli.
- Vari traumi fisici come incidenti, ustioni, ecc., possono essere causa dell’assenza dei capelli.
- Tuttavia, il fattore ormonale e l’ereditarietà genetica sono i fattori determinanti che causano l’alopecia.
Non pretendiamo che si tratti di una trattazione medica di difficile comprensione, quindi spiegheremo brevemente cosa causa la sua alopecia e con termini accessibili, meno tecnici, che ci faranno capire perché si verifica.
Un enzima è una proteina che guida e regola il metabolismo di una cellula: ci sono cellule digestive che favoriscono l’assorbimento delle sostanze nutritive, altre che regolano il sistema immunitario, altre che prendono parte all’azione depurativa dell’organismo, ecc. Ogni enzima necessita di alcuni valori limite (massimo e minimo) per essere in grado di svolgere efficacemente la propria attività .
Ma cosa succede se in capelli con predisposizione genetica a contenere questo enzima, aumenta il livello di testosterone? Bene, l’enzima 5 alfa reduttasi di tipo 2 agisce trasformando quel testosterone in diidrotesterone (DHT) il quale causa la saturazione della struttura follicolare ed una diminuzione del flusso sanguigno facendo sì che i nuovi capelli nascano più deboli e condannandoli, di conseguenza, alla caduta.
Nel caso delle donne, l’enzima coinvolto nel processo di perdita dei capelli è l’aromatasi. La sua funzione in condizioni normali è quella di trasformare gli ormoni maschili (androgeni) in ormoni femminili (estrogeni). Quando il livello di aromatasi diminuisce, non è possibile impedire al testosterone di rimanere attaccato ai capelli e questo è ciò che causa la loro caduta.
Esistono attualmente farmaci inibenti l’enzima 5 alfa reduttasi e l’enzima aromatasi, che si sono dimostrati efficaci contro l’alopecia. Consulta il tuo medico prima di iniziare qualsiasi trattamento .
Infine, tornando al tema iniziale dell’articolo, sulla longevità dei capelli trapiantati, non dobbiamo dimenticare che, sebbene abbiamo già detto che possiamo considerarli “definitivi”, l’età non perdona, e nel corso degli anni i capelli invecchiano. Quindi, proprio come potrebbe accadere con i capelli originali non innestati, potrebbe verificarsi una graduale caduta a causa dell’età .
I capelli trapiantati durante un intervento di trapianto di capelli sono selezionati tra i capelli geneticamente immuni all’alopecia. I capelli trapiantati possono essere persi a causa dell’inevitabile invecchiamento, ma non perché sono influenzati dall’enzima 5 alfa reduttasi di tipo 2 o dall’ormone DHT.